Via libera all’export spagnolo di fragole di Huelva verso il Canada. Il Ministero dell’agricoltura spagnolo ha appena dato l’ok ai requisiti fitosanitari richiesti dal governo canadese sul finire di un negoziato che dura da 2017, anno in cui l’UE ha siglato il Ceta, l’accordo di libero scambio generale, con il Paese d’Oltreoceano lasciando fuori le barriere fitosanitarie per l’ortofrutta fresca.
Le fragole onubensi potranno partire per il Canada già da questa campagna. Per il momento l’accordo prevede un periodo di prova in cui ogni spedizione dovrà essere accompagnata da un certificato fitosanitario basato sulla dichiarazione di assenza di patogeni fornita dalla Direzione Generale della Sanità della Produzione Agricola del Ministero dell’Agricoltura spagnolo. Per contro i funzionari dell’agenzia ispettiva canadese, CFIA, controlleranno all’arrivo, il 100% dei carichi pervenuti.
“L’accordo – fa sapere l’associazione Freshuelva – è stato maturato in collaborazione con Fepex e grazie alla partecipazione attiva di una nostra associata, l’azienda Frutas Borja, S.l. di Almonte da cui sono partiti i primi contatti con gli importatori canadesi. Gli organi ispettivi canadesi comunicheranno alle autorità spagnole la fine del periodo di prova una volta definito il tasso di conformità delle spedizioni di fragole e una volta standardizzata la spesa per le ispezioni”.
Ogni anno Huelva produce circa 250mila tonnellate di fragole di cui ne esporta l’80% ma solo 8.200 tonnellate sono destinate, fino a quest’anno, ai Paesi Terzi.
Questo ha creato, soprattutto nel mese di maggio, che per Huelva rappresenta la fine della campagna, un accavallamento di produzioni per l’ingresso della merce proveniente dai Paesi competitor come Marocco e Turchia (sempre più aggressivi negli ultimi anni), tra gli extra Ue, e Germania, Francia e Italia tra quelli europei che peraltro sono anche importatori negli altri mesi in cui non producono. “In questo modo – comunica Freshuelva – per qualche anno abbiamo ovviato alla saturazione del mercato europeo nel mese di maggio. La sfida adesso è trovare un percorso commerciale e logistico che ci permetta di fare arrivare la frutta a destinazione prima possibile e nelle migliori condizioni”.
Mariangela Latella