Il segreto è, da sempre, nella semplicità delle cose. L’aspetto, in quasi tutti i settori della vita, pare essersi perduto, sostituito da complicazioni artefatte che non fanno altro che generare dubbi e confusioni. Succede anche nel mondo naturale dell’ortofrutta, comparto che da generazioni ha soddisfatto e sfamato garantendo anche la qualità dei prodotti, frutti della terra anche per questo senza tempo.
Nell’ultimo periodo purtroppo molto è cambiato, i prezzi dell’ortofrutta sono lievitati a dismisura e al contempo la qualità si è abbassata. Un danno per tutti gli anelli della catena, dal primo, quello dei produttori, all’ultimo cioè il consumatore che è arrivato a chiedersi se è ancora il caso di comprare i prodotti ortofrutticoli o piuttosto non sia meglio cambiare tipo di alimentazione e passare ad altri generi. Prezzi alle stelle, qualità sempre più bassa nei banchi della GDO, tutti scontenti.
Occorre rimettere mano al settore e farlo in modo radicale, senza mezzi termini o con interventi tampone. La necessità, alla quale sta dando risposta Terra Mia Italia con il suo marchio di sistema CDR Agro, attraverso un progetto che parte dall’economia circolare e mette al centro i tre grandi attori del sistema, produttori, GDO e consumatore, è quella di tornare a soddisfare tutti i protagonisti di una filiera doverosamente ridotta nei passaggi. Più questi ultimi aumentano e più subiscono un logico incremento i prezzi finali. E’ invece fondamentale il dialogo tra produzione e GDO, con equi guadagni per tutti, guardare all’ottimizzazione dei costi, pensare ad un risparmio del 25-30% per il consumatore. Tutto ciò tenendo ben presente la qualità del prodotto, il controllo della stessa nei diversi passaggi, la valorizzazione delle aziende agricole che operano con determinati e certificati criteri (inserimento in BlockChain, DNA controllato, ecosostenibilità, utilizzo delle nuove tecnologie di settore).
Tutto parte dall’eccellenza dei prodotti a marchio che il consumatore potrà trovare nelle catene della GDO che aderiranno al progetto. Saranno tutti italiani e contribuiranno alla lotta seria contro “l’Italian Sounding” ovvero la contraffazione, vedranno i produttori illuminati al centro del quadro d’insieme, soprattutto avranno un prezzo bloccato per un anno (all’interno di un range che valuta il giusto valore percepito dal consumatore finale) sia in fase di acquisto che di vendita. Ciò permetterà alle famiglie di pianificare in modo sensato gli acquisti di ortofrutta evitando che il loro interesse si rivolga ad altro, con danno evidente per tutti gli operatori di settore. Si lavorerà per dar vita ad un tavolo tecnico tra gli attori; si decideranno le campagne di sensibilizzazione; verranno coinvolti i media e gli organi di informazione in genere su scala nazionale; si identificherà il giusto prezzo di acquisto con la produzione; verrà stabilito il prezzo di vendita con la GDO; verranno ottimizzati i costi di trasporto, quelli di confezionamento con appositi contratti nazionali. Le campagne verranno decise annualmente anche attraverso l’identificazione regionale delle filiere. La finalità è quella di creare un assortimento ideale annuale e nazionale. Verrà utilizzato il marchio di sistema CDR Agro e il Sistema Terra Mia Italia. Molto importante sarà l’aspetto della comunicazione al consumatore finale di ciò che si sta facendo, sia attraverso i media, che negli stessi punti vendita delle catene aderenti. Non sarà più la “vittima sacrificale” che entra nei punti vendita con mille ansie e impaurito per ciò che di lì a poco gli potrà succedere, ma un elemento della catena consapevole e informato. Una piccola grande rivoluzione fatta in assoluta semplicità. La procedura rientra nell’ambito delle competenze del marchio di sistema CDR Agro, pertanto a monte già brevettata e attinente al marketing industriale, garantita da tutte le professionalità e certificazioni di settore.