Associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Unione Europea è l’accusa mossa nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione di Alma Seges, una delle più importanti realtà imprenditoriali ortofurtticole della Piana del Sele, in provincia di Salerno.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come ricorda infocilento, le contestazioni si concentrano sull’uso improprio dello status di Organizzazione di Produttori (OP), qualifica che consente l’accesso a fondi comunitari destinati a sostenere la competitività delle imprese agricole. Nel mirino le fatturazioni emesse dall’organizzazione: secondo la tesi accusatoria, alcune operazioni commerciali non sarebbero state effettuate in nome e per conto della OP, ma piuttosto riferibili direttamente alle singole aziende associate, violando così i criteri di tracciabilità e le disposizioni comunitarie. Gli indagati complessivi sono 67, mentre 27 sono le società coinvolte a vario titolo nel procedimento. Sotto sequestro 9,6 milioni di euro.
Figura centrale dell’inchiesta, come ricorda 1o5tv, sarebbe Aristide Valente, napoletano d’origine ma ebolitano d’adozione da quindici anni, deus ex machina della Alma Seges, ma tra gli arrestati figurano anche Gennaro Bianchino, noto titolare di un’azienda agricola, e Annamaria Cascone, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa e famosa in zona come “la signora dei fiori”, conosciuta a livello internazionale per la sua produzione di fiori eduli.
Agli arresti domiciliari sono finiti quindi: Aristide Valente, Pasquale Attianese, Salvatore Attianese, Gennaro Bianchino, Concetta Bianchino, Annamaria Cascone, Maurizio Gentile, Alba La Brocca, Guglielmo Francesco Noschese, Antonio Pezone, Giuseppe Russo e Massimo Valcacer.