“L’unico modo in cui non possiamo essere messi sotto pressione per il fatto di essere clienti di Putin è non essere più suoi clienti per le nostre risorse energetiche essenziali. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è accelerare la nostra transizione verso le risorse energetiche rinnovabili”.
A dichiararlo è Frans Timmermans (nella foto), vicepresidente Commissione UE. “Farci la nostra energia, è la risposta migliore. Fare più eolico offshore, fare più solare, fare più idrogeno, fare più biometano”, suggerisce Timmermans. “Per il momento dobbiamo anche diversificare le nostre risorse energetiche. Dobbiamo anche accelerare gli investimenti nell’ambiente edificato in modo che il consumo di energia sia veramente ridotto e quindi anche le bollette energetiche dei nostri cittadini possano essere ridotte. Ritengo che, a causa della sfida che ora ci viene lanciata, sia della massima importanza comprendere che il Green Deal e Fit-for-55 non sono diventati meno urgenti, ma probabilmente ancora più urgenti. Perché non possiamo trovarci in questa situazione, in cui dipendiamo dall’energia russa che ci terrebbe attaccata ai suoi fili, come chiaramente è ora. Quindi questa transizione deve essere accelerata… L’agricoltura è un altro argomento. Per favore, non credete all’illusione che aiutereste la produzione alimentare rendendola meno sostenibile. Non optando per le strategie Farm to Fork, non rendendola più resiliente in termini di ambiente naturale e produzione alimentare. Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dalla potassa proveniente da altrove, comprese Russia e Bielorussia. Dobbiamo ridurre la quantità di fertilizzanti di cui abbiamo bisogno e dobbiamo ridurre i pesticidi di cui abbiamo bisogno. Quindi anche qui, direi che Farm to Fork fa parte della risposta e non del problema. E sono più che disposto a discuterne, ma sono sicuro che anche altre commissioni in questo Parlamento vorranno discuterne. Infine, credo che se faremo le scelte giuste nei giorni e nei mesi a venire, supereremo questa sfida”, ha sottolineato il vicepresidente Commissione UE.
“Saremo in grado di convincere i nostri cittadini che continuare a optare per la transizione verso le rinnovabili, continuando a optare per il Green Deal e Fit-for-55, è nel loro interesse. Ma saremo convincenti solo se ciò sarà percepito dai nostri cittadini come equo nei loro confronti. Pertanto, credo che ci assicureremo di affrontare la questione della povertà energetica fornendo gli strumenti ai nostri Stati membri per farlo. Ma anche lo sviluppo di politiche europee che ci consentano di affrontare il rischio di povertà energetica è un prerequisito essenziale, non un elemento di accompagnamento di Fit-for-55 o del Green Deal. E’ un prerequisito essenziale per convincere i nostri cittadini a percorrere insieme questa strada”.