Sulla situazione produttiva e commerciale dell’uva da tavola (leggi news) anche in Puglia la situazione è delicata. Salvatore Secondulfo dell’omonima azienda produttiva campana con stabilimenti anche in Puglia lancia un appello: “Raccomandiamo ai consumatori di acquistare prodotto italiano perché è qualitativamente migliore e perché è un prodotto sicuro”. Ciò premesso riguardo alla stagione afferma: “Il nord del barese è stato meno colpito dai danni climatici e la flessione dei prezzi è stata del 10% che arriva al 20% se si considera l’aggravio dei costi dato dall’aumento del prezzo della manodopera entrato in vigore in Puglia dal primo luglio che riduce ulteriormente i margini”.
“Fenomeni di cracking e attacchi fungini – precisa Massimiliano Del Core (nella foto di apertura), responsabile commerciale dell’azienda Pignataro e presidente del consorzio di ricerca Grape&Grape – hanno caratterizzato la raccolta della prima metà di agosto. Molto colpita la varietà Vittoria che era già in raccolta avanzata quando ha iniziato a piovere mentre hanno avuto la peggio le varietà seedless bianche con perdite che sono arrivate fino al 50%”.
Altalenante anche il mercato dell’export. Quello canadese, appena aperto, sta già rallentando e il cambio sfavorevole pregiudica anche le spedizioni verso le destinazioni est europee di Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. A questo va aggiunta anche l’instabilità politica dei Paesi del Golfo Persico che complicano uno sbocco praticamente consolidato.
“Il gap commerciale emerso dopo la chiusura del mercato russo – ci spiega Giacomo Suglia, dell’azienda pugliese Ermes Fruit nonché presidente di Apeo, l’associazione degli esportatori ortofrutticoli pugliesi – non è stato compensato specie nei mercati Extra Ue. L’apertura del mercato canadese, grazie alla cordata con Apeo, i produttori di Canicattì e Mazzarrone e della lucana Assofruit, procede lentamente anche per le barriere fitosanitarie poste dal Paese e per la rinegoziazione del trattato Nafta voluta da Trump”.
Tra i mercati più altalenati quest’anno, si registra inoltre, l’Inghilterra, notoriamente molto esigente, che – fanno sapere i produttori – non sta pagando il prezzo richiesto.
Le risposte in campo al cambio climatico riguardano un costante adattamento delle tecniche colturali e il lancio di nuove varietà. “È importante allargare i sesti di impianto – precisa Maurizio Ventura, responsabile commerciale della sementiera Sun World – per favorire l’arieggiamento, ma anche introdurre nuove tecniche di irrigazione, magari sottosuolo, che spingano le radici a svilupparsi a distanza dai punti di ristagno dell’acqua”.
Per contro il consorzio pugliese Grape&Grape sta per brevettare due nuove varietà di uva resistenti a cracking e funghi.
“Saranno sul mercato già dalla prossima campagna – conclude Del Core –. Una varietà bianca con seme, molto dolce, con acino allungato che ha un rachide molto resistente per proteggerla dagli attacchi fungini ed una nera senza semi, dal sapore marcato, caratterizzata da una buccia più dura contro il cracking e da un raspo molto fresco”.
Mariangela Latella