“La scelta di un secondo mandato è frutto del riconoscimento del lavoro svolto in questi anni, sia con riferimento all’azione di promozione e valorizzazione svolta anche in sinergia con la moderna distribuzione, sia con l’interlocuzione esterna con le realtà organizzative legate al mondo dell’ortofrutta e dell’uva tavola”, dice il produttore di Conversano (Bari).
“Dopo la difficile campagna 2022 gli umori della filiera sono molto bassi – prosegue Fanelli – gli elementi di criticità emersi devono farci pensare come rigenerare la filiera, rilanciarci e dare valore al prodotto puntando soprattutto sulla sostenibilità, ambientale ed economica, sull’innovazione, anche collaborando con i breeder per dare sempre più spazio al prodotto apirene”.
Innovazione, sostenibilità, produzione: Fanelli riassume così le parole chiave per i prossimi anni. “Piccolo è Bello, ma per funzionare deve crescere. E vanno creati ecosistemi tra aziende produttrici, così come tra produzione e distribuzione, remando tutti nella stessa direzione per dare valore al prodotto rispettando il consumatore”.