UVA, PARTENZA ANTICIPATA IN GRECIA. YOUPHORIA: “CRESCE LA CONCORRENZA”

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In Grecia partenza anticipata della campagna dell’uva, in una stagione di forte concorrenza estera, dove un ruolo di primo piano continuerà a giocarlo anche l’Italia, oltre a Spagna ed Egitto.

A confermarlo, è il direttore generale George Kallitsis dell’azienda ellenica Youphoria Fruits, intervistato da Fruitnet.

“La raccolta è iniziata molto prima del solito”, ha dichiarato il manager greco, “con varietà come la Sugar Crisp che sono state raccolte già il 5 agosto, invece del classico fine agosto”.

La tendenza è continuata anche per varietà come la Sweet Globe, Sweet Celebration e Jack’s Salute.

“Attualmente i mercati sono saturi di uve provenienti da Spagna, Italia e persino Egitto”, ha spiegato. “Di conseguenza, abbiamo deciso di concentrarci sulle regioni in cui il raccolto è appena iniziato. Prevediamo di iniziare il confezionamento alla fine della prossima settimana, mentre la distribuzione inizierà a metà settembre e proseguirà fino alla fine di ottobre”.

Le varietà principali dell’azienda sono Sugar Crisp, Sweet Globe, Crimson Seedless e Jack’s Salute, con relazioni in corso con clienti nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Germania e in Italia.

Monitoraggi sul kiwi, attesi calibri più piccoli

“Contemporaneamente, stiamo monitorando il prossimo raccolto di kiwi, che dovrebbe essere simile in termini di volume a quello dell’anno scorso”, ha rivelato Kallitsis. “Il calibro dei frutti dovrebbe essere un po’ più piccolo, il che è positivo, dato che i calibri più grandi dell’anno scorso hanno rappresentato una sfida, soprattutto per i rivenditori che preferiscono frutti di dimensioni medio-piccole”.

L’azienda greca spera che in settembre migliorino le condizioni climatiche e le temperature si abbassino per garantire una raccolta migliore.

Quest’anno Youphoria prevede di esportare i kiwi in Thailandia e Corea del Sud con la possibilità di estendere la produzione anche all’India.

“Tuttavia, gli attacchi in corso nel Mar Rosso hanno un impatto sulle rotte commerciali verso queste destinazioni”, ha dichiarato Kallitsis a Fruitnet. “Purtroppo l’Asia non ha più lo stesso potenziale di un tempo per il settore dei kiwi. In Cina la capacità di tenere il passo con l’aumento dei prezzi è diminuita e i volumi delle importazioni sono diminuiti significativamente a favore della produzione locale”.

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