E’ allarme in Puglia per la produzione di uva da tavola, dimezzata dalle scottature per il caldo eccessivo e gli attacchi di peronospora, causati dalle violente bombe d’acqua da nord a sud della Puglia di maggio e giugno. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento alla mappatura del danno nei vigneti di uva da tavola, mentre è attesa la declaratoria dello stato di calamità naturale, dopo i sopralluoghi effettuati dalla Regione Puglia con i tecnici di Coldiretti.
In particolare a livello regionale la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva di oltre il 20% – stima Coldiretti Puglia – con punte del 100% nella viticoltura di vecchia tradizione, come a Bisceglie, Barletta e San Ferdinando e a macchia di leopardo in provincia di Foggia, del 30/50% nel tarantino e del 15% in provincia di Bari, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati numerosi e costosissimi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi.
Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, sottolinea Coldiretti, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore vitivinicolo, sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino.