VENTO E GRANDINE FLAGELLANO IL NORD DELLA PUGLIA: AGRICOLTURA IN GINOCCHIO

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Migliaia di olive, ormai mature e pronte per la raccolta, strappate dalla furia del vento e della grandine, così i grappoli d’uva nei vigneti, intere coltivazioni distrutte dai chicchi di ghiaccio, che hanno provocato anche il cedimento e la rottura dei teloni in alcune serre. E ancora molti ortaggi, tra cui il pomodoro, compromessi.

Sono ingenti, nelle campagna, i danni provocati dalla violenta ondata di maltempo che nel pomeriggio di sabato scorso, 23 settembre, si è abbattuta sulla Puglia, colpendo in particolare il Foggiano e alcune zone del Nord Barese, come Terlizzi,  Molfetta, Ruvo, Corato, Giovinazzo e Bitonto. Le associazioni degli agricoltori, nel tracciare un primo bilancio dei danni subiti dai coltivatori, parlano di un vero “disastro”.

Un pomodoro colpito dai chicchi di grandine

Cia: “C’è chi ha perso tutto”

C’è chi ha perso tutto“, dice Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. A Terlizzi, secondo la ricognizione di Cia Puglia, intere produzioni di rose rosse sono andate completamente perdute. Completamente distrutto anche un ettaro di girasoli. Interi campi di ortaggi, in tutto il Nord della Puglia, sono andati distrutti. Danneggiate anche molte serre, i cui teloni hanno ceduto sotto il peso dei chicchi di ghiaccio.

Pesantissimi i danni per gli uliveti, dove gli agricoltori si apprestavano ormai ad avviare la raccolta. Il presidente di Unapol, Tommaso Loiodice, commenta così la situazione, dopo essersi recato personalmente negli uliveti del foggiano e del nord barese che hanno registrato i maggiori danni: “Le olive, giunte ormai a maturazione, non hanno retto agli eventi atmosferici ed è davvero frustrante dover vedere il frutto degli ulivi spazzato via a ricoprire il terreno. Sono scene a cui non vorremmo assistere, il lavoro di un intero anno perso poco prima della raccolta. Chiaramente, tutto questo si traduce in un disastro economico che mette a repentaglio la sopravvivenza di tante aziende agricole e le economie di interi territori, con una perdita economica importante in un settore tra i più strategici dell’agroalimentare italiano”.

I cumuli di grandine nelle coperture dei vigneti

Coldiretti: “Danni tra il 20 e l’80%”

Parla di “bollettino di guerra” Coldiretti Puglia, “con danni tra il 20% e l’80% a macchia di leopardo sulle produzioni con gli olivi spogliati di foglie e frutti, ma anche serre divelte e smottamenti”. L’associazione ricorda come “da gennaio ad oggi” sulla Puglia si siano abbattuti “66 eventi estremi tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi, tornado e grandinate che hanno provocato – denuncia Coldiretti Puglia – danni nelle città e nelle campagne con serre scoperchiate, smottamenti e allagamenti, per non parlare dei danni indiretti causati dalla peronospora e dalla scottature con perdite ingenti di cibo dall’uva agli ortaggi”.

A Terlizzi (Bari) le serre distrutte dalla grandine

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