Occorre rilanciare la promozione del settore agroalimentare che sia – per sforzi, strumenti innovativi e risorse – proporzionale al ruolo che il comparto occupa nella gerarchia dell’export italiano ed al ruolo che ha avuto nella tenuta del nostro Paese in un anno terribile”.
Così alla “IX Cabina di Regia sull’Italia internazionale” l’intervento della Ministra delle Politiche Agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, per voce del Capo di Gabinetto Paolo Onelli.
“Dobbiamo individuare un filone prioritario delle attività promozionali all’estero, che tenga conto delle difficoltà segnalate dagli operatori, ma anche di iniziative specifiche per ravvivare canali di accesso al mercato già aperti o per generare a priori una domanda di qualità italiana che serva da stimolo per nuovi negoziati”, ha evidenziato la Ministra, sottolineando che la qualità è la chiave di accesso ai mercati.
Promozione integrata, coordinamento e difesa della qualità sono le tre leve su cui puntare. “La promozione integrata, volta a portare nel mondo non solo un prodotto, ma quel “pezzo d’Italia” da cui trae origine, in termini di territorio, cultura e stile di vita; lo sforzo “orizzontale” di coordinamento per lo sviluppo di risposte adeguate ed attuali ai problemi del nostro export, come ad esempio la logistica globale, le specificità dell’accesso alle piattaforme digitali internazionali dei nostri piccoli produttori, la necessità di mettere a fattor comune i progetti di ricerca e le possibilità di trasferimento all’estero dell’innovazione tecnologica italiana nel campo agroalimentare. E ancora, l’azione di attacco a favore della qualità richiede anche una solida difesa”, ha spiegato Bellanova.
E infine la corretta commercializzazione. “Siamo impegnati in una vera e propria battaglia a livello UE per opporci a schemi di etichettatura nutrizionale che minaccino le nostre produzioni a mezzo di messaggi semplicistici. Me ne sto occupando proprio in queste ore qui a Bruxelles. Mentre in materia di controllo, è mio preciso e forte impegno, difendere in tutte le sedi i nostri prodotti da contraffazioni che sottraggono profitti ai nostri imprenditori e offuscano l’immagine all’estero del nostro Made in Italy, e tengo a valorizzare i risultati molto positivi raggiunti in tutte le sedi nazionali ed estere dal nostro Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi”.
“Per il futuro occorre tenere conto che l’esigenza di sistemi agroalimentari sempre più attenti all’ambiente e alle condizioni di lavoro è stata acuita dall’esperienza della pandemia. E dunque dobbiamo rivolgerci senza indugio già da oggi a queste nuove sensibilità e stili di consumo che, affinché la qualità italiana sia sempre più in futuro sinonimo di sostenibilità”.
Bellanova, sempre per voce del Capo di Gabinetto, ha poi espresso soddisfazione per l’avvio della procedura di selezione per dotare le Rappresentanze diplomatiche di Washington, Brasilia, Londra, New Dehli, Pechino e Tokyo di esperti del settore agroalimentare, idea lanciata dalla Ministra nel corso della presentazione del Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy alla Farnesina lo scorso marzo: “Si tratta di un passo importante per la risoluzione di problematiche commerciali che ostacolano l’ulteriore penetrazione delle eccellenze agroalimentari italiane su alcuni dei mercati più importanti del mondo e un bell’esempio di collaborazione interistituzionale”.