xFarm Technologies, tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, e Barilla hanno reso noto il completamento del progetto che ha visto la digitalizzazione della filiera del basilico, ingrediente principe della celebre linea di Pesto Barilla, commercializzata in tutta Europa. Tra gli obiettivi principali: calcolare in modo accurato le emissioni per mettere in atto azioni atte a ridurlo, assicurare una completa tracciabilità ed efficienza della supply chain e grazie alla tecnologia blockchain, garantire la massima trasparenza al consumatore finale.
Il progetto, che ha preso avvio nel 2023 con una prima fase pilota, è ora attivo a pieno ritmo. La digitalizzazione riguarda tutte le 25 aziende e cooperative conferenti il basilico e coinvolge un totale di 310 ettari di terreno. Tuttavia, i benefici non sono solo per chi gestisce la filiera: una grossa fetta del lavoro è stata volta a semplificare la vita degli agricoltori conferenti. Infatti, la piattaforma Barilla Farming è stata integrata con il DSS sviluppato per Barilla dal CNR e ha incorporato anche altri sistemi precedentemente utilizzati all’interno della filiera in un unico luogo dove l’agricoltore può inserire tutti i dati.
Le aziende agricole conferenti tracciano tutte le informazioni dei terreni, dagli appezzamenti coltivati alle singole attività svolte, archiviando ogni dato all’interno della piattaforma Barilla Farming, sviluppata da xFarm Technologies in collaborazione con il CNR e già utilizzata anche nella filiera del grano tenero della Carta del Mulino.
Ciò consente di calcolare l’impatto effettivo di ogni singola azienda: numerosi parametri ambientali, come l’impronta carbonica, l’impronta idrica, acidificazione ed eutrofizzazione, vengono calcolati sulla base delle attività agronomiche svolte e visualizzati direttamente dall’app Barilla Farming.
Una visione più ampia delle operazioni svolte lungo la filiera garantisce una maggiore efficienza di processo, includendo le fasi dalla trasformazione al confezionamento in fabbrica grazie alla tecnologia Connecting Food, FoodTech company impegnata a certificare l’autenticità degli alimenti. Questo assicura il pieno rispetto del disciplinare da parte dei fornitori e l’individuazione delle pratiche più virtuose, a tutto vantaggio della freschezza e genuinità del prodotto finito e della sostenibilità.
L’obiettivo ultimo dell’attività di digitalizzazione consiste nel mettere a disposizione del consumatore una vera carta di identità del basilico. Grazie alla collaborazione con Connecting Food, Il percorso del basilico dal campo, attraverso la sua trasformazione e il confezionamento in vasetti, diventa trasparente grazie alla scannerizzazione di un QR Code, presente sulla confezione di Pesto Barilla alla Genovese e la sua variante senz’aglio.
Così il consumatore potrà conoscere il luogo di coltivazione del basilico, incluse informazioni testuali e fotografiche sull’azienda agricola produttrice, raccogliendo dati sulle tappe dal campo all’inscatolamento. La tecnologia blockchain garantirà l’autenticità di ogni informazione, dando così la certezza della provenienza, del percorso, e della freschezza del basilico Barilla.
“Il sodalizio con Barilla è di lungo corso, è iniziato già nel 2020 con lo sviluppo della piattaforma Barilla Farming e la digitalizzazione della filiera del grano tenero. Siamo quindi orgogliosi di poter allargare il perimetro della digitalizzazione anche a un’ulteriore filiera chiave come quella del pesto, uno dei prodotti di punta dell’azienda e simbolo dell’agroalimentare italiano” commenta Matteo Vanotti, CEO di xFarm Technologie.