LA SPREMUTA DI GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025
Perché continuare a produrre frutta e verdura? Meglio scrivere un film senza realizzarlo.Tanto il ministero ve lo paga lo stesso*
Perché continuare a produrre frutta e verdura? Meglio scrivere un film senza realizzarlo.Tanto il ministero ve lo paga lo stesso*
Il cappero Dop delle isole Eolie entra nei menù di McDonald’s. Fast food, salvaci tu! *
Sull’ortofrutta ogni giorno in tv si declina il verbo ‘speculare’ . Io speculo, tu speculi, lui specula… Sempre gli altri, ovviamente *
Il prodotto certificato Fairtrade più venduto in Italia è la banana. Il fatto che sia la frutta meno cara sul mercato è solo un caso?*
Alla radio ho appreso che anche il té racconta il territorio. Si certo, quello dello Sri Lanka*
Il 60% degli italiani non paga le tasse, però compra i telefonini *
La Cina comunista che dà lezioni di liberismo. La storia all’incontrario *
La generazione Z beve meno vino perché ha pochi soldi. Verità elementare, vale anche per la frutta*
Nel quarto trimestre 2024 i prezzi all’origine dell’ortofrutta sono calati del 4%, al dettaglio sono aumentati del 4%. Perfetto, tutto chiaro *
Sondaggio internazionale IPSOS sul clima: cresce la preoccupazione ma cala l’impegno individuale. Tutto il mondo è Italia *
Frutta e verdura sarebbero rimedi naturali contro la depressione. Soprattutto quella dei produttori *
“Boicottate i marchi Usa”, dicono alcuni. Sì bravi, sai che soddisfazione fare a meno del bourbon! *
Più della metà delle pensioni in Italia non supera i 750 euro al mese. E volete che aumentino i consumi? *
I mercati aperti proteggono la pace, dice Mattarella. Protezionisti, non avete più alibi. Pentitevi! *
NaturaSì spiega ai clienti i prezzi: per kiwi verde, finocchio e arancia bionda, tutto bio, al produttore va circa il 50% del prezzo finale. Beh, niente male. Risolto l’eterno problema del valore lungo la filiera. O no? *
Le frappe del pastry-chef Iginio Massari a 100 €/kg “non sono care, sono costose”, dice lui. Produttori di ortofrutta, copiate! *
L’annuncio di dazi e controdazi dimostra che l’economia globale è tutta interconnessa. La caduta delle Borse è la conferma *
In Italia l’energia costa il triplo che in Spagna, lo stesso rapporto dell’export ortofrutticolo fra i due Paesi. Un caso? *
A Bruxelles tutti parlano di semplificazione, ma ogni giorno escono regolamenti su laqualunque. I burocrati cambiano linguaggio, ma continuano a difendere se stessi e le loro poltrone *
Sulla pace in Ucraina decidono tutti tranne l’Ucraina. Come capita ai produttori per i prezzi dell’ortofrutta *
Dimenticare Trump. È l’Europa che ha messo i dazi su se stessa, dice Draghi. Molti compiti a casa per Bruxelles *
L’ortofrutta italiana conta oltre 300 OP, in Spagna sono 50. I numeri in questo caso spiegano tutto *
L’Europa ha riformato gli aiuti “de minimis” alle imprese agricole da 25 a 50.000 euro in tre anni. Quando il piuttosto è meglio di niente *
L’agricoltura italiana nel 2024 primeggia in Europa per valore aggiunto. Lo dice l’Istat. Ma non lo dicono gli agricoltori *
Qualcuno crede ancora che il bilancio di sostenibilità interessi a qualcuno che non sia colui che l’ha commissionato (e pagato)? *
Secondo il Position Paper 2025 di Ambrosetti, tre italiani su quattro si dichiarano disposti a spendere fino al 20% in più per acquistare un prodotto sostenibile. Bene. E perché non lo fanno? *
La MDD (marca del distributore) sostiene le famiglie e fa crescere le imprese partner, dice la Gdo. E i fornitori che dicono? *
Anni fa l’ex ministro Maurizio Martina prometteva di “azzerare l’uso di pesticidi in agricoltura entro il 2025”. Adesso che è alla FAO può mantenere la promessa *
A proposito di consumi e km zero: la frutta più a buon mercato al market sono le banane e l’ananas che arrivano dall’altro mondo. Buone Feste!
Gli incentivi Transizione 5.0 sono un fallimento. Su 6,3 miliardi gli impegni non superano i 200 milioni. Quando la transizione non transita*
Corriere Ortofrutticolo, nato negli anni Sessanta e acquisito da Gemma Editco nel 1987, è lo storico mensile di informazione economica e commerciale del settore ortofrutticolo italiano, affermatosi negli anni come rivista “di filiera”.