Cina addio. Dopo oltre 20 anni Auchan batte in ritirata e cede l’ultima partecipazione che deteneva nel leader dei supermercati cinese Sun Art al colosso del commercio elettronico Alibaba.
Il timing della vendita non poteva essere dei migliori; in questi mesi i prodotti freschi sono la categoria che registra la crescita maggiore dell’e-commerce locale. La pandemia ha fatto lievitare le vendite di cibo online ovunque, anche a Pechino e Shanghai. Auchan ha accumulato troppi debiti per continuare a puntare su quei Paesi dove non è riuscita a competere, così Sun Art è la migliore partecipazione da sacrificare, anche se in potenza una delle più promettenti.
E così, come riporta un articolo di Repubblica, l’ultimo 36% dei supermercati cinese è stato venduto per 3,6 miliardi di dollari. Il primo 36% era stato ceduto tre anni fa al colosso fondato da Jack Ma per 2,8 miliardi. Allora però l’idea era di sviluppare insieme la piattaforma di e.commerce, e unire le forze tra il colosso dell’online quello degli ipermercati. L’analisi dei big data di Alibaba avrebbe consentito di rifornire gli scaffali con i prodotti più richiesti dagli abitanti delle aree limitrofe ai punti vendita SunArt. Ma qualcosa è andato storto: la pandemia ha accelerato il bisogno di investimenti nelle piattaforme tecnologiche da un parte, ma anche quello di ripianare i debiti dall’altra. Per lo stesso motivo nel maggio 2019 Auchan era uscita anche dall’Italia regalando le sue attività in perdita, con mezzo miliardo di dote, a una cordata tra Conad (51%) e la Wrm di Raffaele Mincione (49%) che puntava agli asset immobiliari.
Se per Auchan, che aveva mosso i primi passi in Cina nel 1999, è una ritirata, per Alibaba è un altro passo che consolida la leadership del colosso cinese nell’unico mercato al mondo dove nessuna Amazon o nessun colosso occidentale della grande distribuzione è ancora riuscito veramente a emergere. Anche l’americana Walmart, che altrove è partner di Google, in Cina ha dovuto fare affari con Tencent e JD.com per far proliferare i suoi supermercati locali.
Sun Art gestisce 481 ipermercati e 3 supermercati per 13 milioni di metri quadri, dando lavoro a 150 mila persone: una rete fisica che insieme ad Alibaba promette di consegnare la spesa fatta su Tmall in 30-60 minuti dall’ordine. “La pandemia ha accelerato la digitalizzazione dei consumatori e la loro propensione all’e-commerce – ha commentato Daniel Zhang, presidente e ad di Alibaba – SunArt ha realizzato impressionati risultati con la digitalizzazione e ora Alibaba vuole capitalizzare le opportunità di crescita che si creeranno nei supermercati cinesi”.
(fonte: La Repubblica)