CLIENTI FIDATI E INGROSSO PER LE FRAGOLINE DI BUFALATA: “LA GDO NON FA AL CASO NOSTRO”

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Una storia lunga 50 anni. È quella della coop Bufalata di Marsala in provincia di Trapani che ormai da anni punta sulla fragolina di bosco, una produzione di nicchia dagli sbocchi di mercato ben definiti e che può contare su una clientela selezionata capace di pagare con immediatezza e puntalità.

“Cosa che mi permette di liquidare ogni venerdì i soci che hanno conferito il prodotto”, afferma Antonino Bongiorno (nella foto), presidente della coop Bufalata che è allo stesso tempo il responsabile commerciale.
Il fatturato della coop marsalese è di circa 2,5 milioni di euro e poco meno della metà è rappresentato dalla fragolina di bosco che viene coltivata in vaso. Il resto del fatturato è composto dalla fragola e da altre produzioni tipiche del territorio come il melone “Gialletto”.
La produzione della fragolina non ha praticamente sosta. Viene prodotta undici mesi all’anno. Unico stop ad agosto. Durante i mesi freddi la produzione viene realizzata nelle serre realizzate sulle sciare, i tipici terreni pianeggianti del Marsalese caratterizzati da elevata rocciosità affiorante e strati di suolo sottili, erosi e depauperati. Nei mesi più caldi, invece, la produzione si sposta in altura, sulle colline di Vita (altro paese in provincia di Trapani) dove l’escursione termica tra giorno e notte permette di soddisfare il fabbisogno in freddo della pianta senza il quale non avviene la differenziazione delle gemme a fiore.

Non ci sono sprechi nè surplus produttivi. La merce che non si vende in giornata viene surgelata, diventando ottima base per gelati e sorbetti freschi e profumati. Dai magazzini della coop partono in media ogni giorno 1500 colli da un chilogrammo ciascuno con prezzi che variano da 14-15 euro al chilogrammo in prossimità delle feste (S.Valentino compreso) a 12-13 euro dei giorni “normali”.
“Ci rivolgiamo ai nostri distributori fidati che sono punti di riferimento, ciascuno per la propria area di competenza, per pasticcerie e gelaterie”, spiega Bongiorno. E continua: ”Il nostro mercato è rappresentato prevalentemente dalla Sicilia, ma abbiamo acquirenti fidelizzati anche nei mercati generali del Nord Italia che si sono specializzati nelle produzioni di qualità e di nicchia. La grande distribuzione non fa al caso nostro: passa troppo tempo tra la consegna e il pagamento della merce e non c’è alcun apprezzamento per un prodotto di grande qualità e delicatezza come le fragoline di bosco che producono i nostri soci e che vengono raccolte dalle mani delicate delle nostre donne”. “Se non avessimo fatto scelte così drastiche con riferimento alla clientela e alla produzione – afferma il presidente della Bufalata – a quest’ora la cooperativa non esiterebbe più e i nostri soci conferitori, che sono circa 250, tutti con piccole superfici in produzione, avrebbero dovuto cambiare mestiere e dedicarsi ad altro”.

Prezzi bassi per le fragole

Ben diversa la situazione per le fragole che in Sicilia già a marzo sono nella fase calante della produzione. “Mai visti prezzi così bassi in questo periodo dell’anno”, afferma Franco Sucameli, agricoltore di Marsala da anni dedito alla coltivazione della fragola nei suoi 10 mila metri quadrati di terreno coperti da serre e tunnel. Non è andata bene nemmeno nel periodo natalizio. Ma in questo caso è stata colpa del clima. “I trapianti di cime radicate che ci hanno sempre assicurato la produzione durante le feste di fine anno, a causa delle temperature troppo miti, hanno anticipato di almeno 15 giorni la fruttificazione. Abbiamo ‘bucato’ così il periodo migliore per fare cassa e reddito”. Adesso le cassette che contengono dieci cestini per un totale di circa 2 chilogrammi, al mercato di Marsala o a quello di Palermo o ancora a quello di Catania, vengono pagate dai 5 agli 8 euro.

Angela Sciortino

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