CRISI E MARGINI AZZERATI, FABIANI (COOP): “CI SARÀ UNA SELEZIONE DELLA SPECIE TRA I PRODUTTORI”

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“Per ogni due punti di margine riversato sullo scaffale, si perde un punto percentuale dei volumi venduti. Bisogna stare attenti a fare lievitare i prezzi. Questa situazione porterà ad una selezione naturale della specie nel senso che non si potrà più fare il produttore agricolo improvvisato con pochi ettari in produzione ma occorrerà organizzarsi per creare economie di scala in modo da poter reggere al meglio l’onda d’urto dell’erosione dei margini che, purtroppo, è destinata a proseguire”.
Così Germano Fabiani (nella foto), responsabile acquisti ortofrutta Coop Italia, che abbiamo incontrato a Fruit Attraction, disegna lo scenario di un mercato che ci attende in questi mesi a venire.
– Che ne pensa di questo grande affollamento di operatori sin dalle prime ore, a Fruit Attraction? Sembra una corsa all’accaparramento con rischi di speculazione commerciale dietro l’angolo, posto che i prezzi che ci sono ora sul mercato sono destinati a salire. Qual è la linea di Coop?
“Il DNA costitutivo di Coop è quello di una cooperativa di consumatori e quindi siamo proiettati verso al difesa del potere di acquisto, cercando di contenere il più possibile l’innalzamento dei prezzi a scaffale. Ciò nonostante abbiamo dovuto iniziare a scaricare alcuni degli aumenti dei costi registrando risultati non auspicabili”.
– Quali?
“Oggi l’inflazione è arrivata quasi al 10%, siamo al 9,4% e neanche la metà è stata scaricata sui prezzi a scaffale. Tuttavia stiamo registrando che per ogni due punti percentuali di inflazione scaricati sul prezzo finale, diminuisce di un punto la quantità di venduto”.
– Una provocazione. Sarebbe il momento ideale per le speculazioni commerciali magari stoccando prodotto da vendere successivamente?
“Guardi, su questo punto le vorrei riportare una rappresentazione. I prodotti che si possono prestare alla speculazione, ossia quelli frigo conservati come le mele, nei nostri listini in Italia, registrano addirittura una flessione o, comunque, una conferma dei prezzi di apertura campagna 2021. In realtà non so quanto i prodotti agricoli si possano prestare alle speculazioni. Certo, se un commerciante prevede che ci possano essere meno patate e ne fa incetta per averle e venderle successivamente al prezzo di mercato quando il prodotto mancherà, quello può essere definito come un tentativo di speculazione”.
– Quali tendenze di maggiore interesse ha visto emergere da questa edizione di Fruit Attraction ?
“Oculatezza, contrazione delle quantità e acquisti mirati”.
– Una battuta anche sul settore della IV gamma che in Italia, a differenza della Spagna, ha avviato una pericolosa deriva, oserei dire autolesionista, anche a seguito della politica di contrazione dei prezzi a tutela del consumatore.
“In questo settore, dopo la crisi del 2020 che ci aveva fatto propendere per uno scenario incontrovertibile di adattamento del consumatore, registriamo un ritrovato utilizzo delle insalate in busta sia nel 2021 che nel 2022. Questo ci dimostra che l’elemento di servizio continua ad essere apprezzato”.
– La MDD, in cui Coop è stata pioniera, si sta rivelando oggi un boomerang per la IV gamma. Cosa ne pensa?
“Probabilmente quello che sta accadendo da parte degli operatori è una sorta di selezione naturale della specie. Del resto, quello che sta accadendo in IV gamma, temo, purtroppo, che sia un’anticipazione di quello che accadrà nel settore di I gamma. Oggi non c’è più spazio per fare i contadini improvvisati. Le aziende devono organizzarsi anche perché i margini sono destinati a comprimersi ulteriormente e diventa necessario creare economie di scala”.
– Come reagisce il consumatore di fronte alla crisi energetica?
“È spaventato. C’è molta attenzione economica e sociale che sta montando sul caro costi ed energia. I tempi per implementare i provvedimenti nazionali si preannunciano lunghi per il cambio di Governo. Questo ci impaurisce oltremodo e non vediamo, nell’immediato, azioni che possano intervenire sulle minacce che irretiscono i consumi”.
– Qual è l’orientamento di acquisto che si registra adesso?
“Si cercano migliori stili di vita, ossia, consumerò meno ma meglio. Gli atti di acquisto saranno mirati con una crescente richiesta di garanzie dal punto di vista qualitativo. Qui Coop risponde con la marca premium Fior Fiore che garantisce il meglio della cultura gastronomica italiana e non italiana, come ad esempio con le referenze di cacao e caffè”.
Mariangela Latella
Madrid

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