“Torno da Berlino con la soddisfazione di aver partecipato a una fiera con molte più luci che ombre: certo, non è stata la Fruit Logistica ante-Covid ma dal sistema-Italia è arrivato un messaggio positivo, i contenuti ci sono stati e gli incontri d’interesse pure”: Fabio Massimo Pallottini (nella foto assieme a Luigi Di Maio alla prima giornata di Fruit Logistica), presidente di ItalMercati, “fotografa” così l’edizione 2022 della kermesse tedesca che chiude oggi i battenti.
“In un momento storico così difficile è arrivato un messaggio di ottimismo: hanno esposto ben 330 aziende italiane, si è parlato di come affrontare le tante situazioni di difficoltà, tra guerra e costi alle stelle ma, attenzione, c’è stata anche tanta progettualità, voglia di esserci e di ripartire. C’erano meno stand e tra i padiglioni si è aggirata meno gente, certo, ma non così poca. Ed è stato possibile incontrare persone che in una edizione normale, caotica e frenetica, sarebbe stato difficile avvicinare. Se pensiamo che solo un mese fa c’era il timore di non farla nemmeno, questa fiera, direi che il bilancio è in attivo. Anche perché il mercato tedesco resta fondamentale, per il made in Italy”.
E se il sistema Italia ha dimostrato di esserci, il mondo dei Mercati ha confermato il ruolo strategico nella filiera, aggiunge Pallottini: “Lo sforzo da noi compiuto per essere dentro il sistema ortofrutta da protagonisti ci viene sempre più riconosciuto ed è ormai sdoganato”, commenta il presidente della Rete. “Ora bisogna fare il passo successivo: qualificare meglio il nostro ruolo, riempirlo di contenuti, dare un senso all’appartenenza a una catena del valore sempre più complessa”.
E se la presenza degli enti gestori e dei rappresentanti dell’ingrosso è stata a sua volta inferiore a quella delle precedenti edizioni, non sono mancati gli spunti d’interesse, i momenti di dialogo anche con realtà estere: “Ho re-incontrato con piacere colleghi dei più importanti Mercati europei, anche del Wuwm, con cui abbiamo fatto il punto su come gestire il momento e porre le basi per la ripartenza”, conclude Pallottini.
Mirko Aldinucci
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