GESTIONE DEL RISCHIO, CONFAGRICOLTURA E CIA FERRARA PREOCCUPATE

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È forte la preoccupazione degli agricoltori per le decisioni che verranno prese in merito alla gestione del rischio. La riduzione dal 70 al 40% dei contributi per stipulare polizze assicurative agevolate contro le avversità atmosferiche, ormai certa per il 2024, metterebbe in grande difficoltà le aziende.

“Tra le richieste dei nostri imprenditori vi è quella della revisione e del rifinanziamento del sistema di gestione del rischio – sottolinea Francesco Manca, presidente di Confagricoltura Ferrara –. Temiamo che le dotazioni stanziate per il 2024 siano abbondantemente al di sotto dell’aliquota contributiva storica sui premi sostenuti dagli agricoltori, prospettando un aumento dei costi per le aziende in un momento molto difficile per il comparto. Inoltre – prosegue Manca – ad oggi non è ancora stato emanato il nuovo Piano di Gestione del rischio in agricoltura, indispensabile per compagnie assicurative e consorzi per aprire la nuova campagna assicurativa. Chiediamo di non rimandare ulteriormente l’emanazione del piano, sperando anche che tale strumento si riveli sostenibile per le aziende, con condizioni chiare da subito per potersi assicurare sapendo a quanto ammonta la parte a carico dell’impresa”.

Preoccupato anche Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara: “Si tratta di una riduzione importante di quello che è un contributo fondamentale per il comparto agricolo. Il costo sostenuto dalle aziende per assicurarsi potrebbe addirittura raddoppiare, raggiungendo un esborso insostenibile per gli agricoltori. Una situazione che porterebbe molte aziende a non stipulare più polizze per la copertura dei rischi. Gli agricoltori sono preoccupati e temono di non riuscire ad assicurare in tempo utile le proprie produzioni e di vedere compromesso il lavoro di un anno. Ci auguriamo – conclude Calderoni – che le modifiche apportate a questo importante strumento si rivelino sostenibili e non contemplino tagli contributivi. Questa decisione appare in netta contraddizione con la necessità, più volte ribadita, di tutelare il reddito degli agricoltori e di contrastare con efficacia gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici sulle nostre produzioni”.

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