GREEN E DIVERSIFICAZIONE IN AEROPONICA, AGRICOOLTUR CONTINUA A CRESCERE: I NUOVI PROGETTI

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Agricooltur non si ferma e, con la sua strategia basata su investimenti green e diversificazione, tiene a bada i venti di crisi. La startup torinese che opera nell’ambito della coltivazione aeroponica, nata nel 2018 da un’idea di Bartolomeo Marco Divià (nella foto), Stefano Ferrero e Alessandro Boniforte, ha recentemente completato un round di investimento serie A di 5 milioni di euro: soldi che permetteranno, tra le altre cose, di farsi conoscere sempre di più in eventi fieristici, anche fuori del settore primario. Dove è peraltro il suo nome ha una certa risonanza grazie alla partecipazione come fornitore del programma televisivo Masterchef.

La crescita c’è, ed è concreta: il fatturato alla fine, di quest’anno, dovrebbe raggiungere i 6 milioni di euro, contro il milione dello scorso anno.

“La nostra realtà, diventata recentemente SPA  – spiega Divià – ha un’anima tecnologica e propone un format innovativo che porta il prodotto vivo direttamente al consumatore, con un effetto positivo sotto vari aspetti, in primis la shelf life. Operiamo su vari livelli, dall’HORECA alle soluzioni per il real estate fino alla moderna distribuzione: abbiamo avviato un progetto con Carrefour in 13 negozi di Milano e Torino che vorremo sviluppare a livello nazionale. Sempre nel segno della sostenibilità”.

Nei punti vendita, i consumatori possono trovare insalate e basilico con le radici ancora intatte, collocati in espositori dedicati nel reparto ortofrutta e confezionati in uno speciale packaging in cartone, dal materiale compostabile che protegge il prodotto e la sua durata, lunga fino a 15 giorni, senza bisogno della catena del freddo.

Ma la gamma di referenze è più ampia tra erbe aromatiche come salvia ananas, menta marocchina e menta bergamotto, coltivazioni speciali usate anche per guarnire i piatti (amaranto, kale green e red, mizuna green e red, nasturzio, pimpinella, tatsoi, vene cress) e micrortaggi.

Agricooltur si occupa della gestione dei siti produttivi aeroponici, della coltivazione dei prodotti in serra e della loro commercializzazione. Punto di riferimento in campo è Urbancooltur, società agricola che si occupa della gestione dei siti produttivi la quale coltiva e commercializza la materia prima a Milano e Genova. “Il nostro obiettivo – aggiunge Divià – è quello di coltivare il più possibile vicino al luogo del consumo“. Un modello di Franchising Agri Tech capillare che sogna di espandersi in tutta Italia e fuori dai confini nazionali.

La filosofia è chiara: fare un passo alla volta per gestire le operazioni e tenere sotto controllo l’aspetto finanziario: “Invece di fare grossi siti centralizzati abbiamo creato un sistema di network capillare, dei micro-poli connessi: questo fa sì che gli investimenti siano graduali e, di conseguenza,  non soffriamo a livello di cash flow”.

All’HORECA, inoltre, Agricooltur offre soluzioni personalizzate con diversi moduli di coltivazione ed espositivi: tre tipologie di serre indoor da mezzo metro fino a oltre 2 metri che permettono ai prodotti di continuare a crescere fino al momento del consumo. Soluzioni pensate per le mense aziendali ma anche per il real estate: significativo in tal senso il modulo trasportabile per la coltivazione.

E non è tutto: “Abbiamo in serbo novità importanti”, anticipa a Fresh Cut News Divià. Che però non si sbottona. (m.a.)

(fonte: Freshcutnews.it)

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