Nel 2024, le basse temperature lasciano presagire un’ottima fioritura del mango in Perù, a differenza della stagione scorsa, quando la produzione nazionale si è ridotta fino al 70% per via del caldo, che ha impedito il normale processo di fioritura.
Carlos Córdova Castañeda, agronomo del Servizio di sviluppo rurale integrale (SEDIR), ha sottolineato che le aree che non hanno prodotto quest’anno compenseranno con la produzione futura e che l’aggiunta di nuovi ettari di coltivazioni incrementerà il volume destinato all’export.
Ad aprile, la stazione meteorologica SEDIR di Áncash ha registrato temperature minime di 19,14°C, inferiori ai 21,33°C dell’anno scorso, e fino a metà maggio la temperatura minima è stata di 16,57°C, inferiore ai 18,40°C registrati nel 2023.
Questa tendenza all’abbassamento delle temperature continuerà nei prossimi mesi, raggiungendo i livelli ottimali per la fioritura del mango.
Per quanto riguarda le pratiche di potatura, Córdova Castañeda ha spiegato che chi pota le piante tra marzo e aprile avrà una fioritura tardiva fino a settembre, che non dovrà essere rimossa. A Moro, questi fiori potrebbero essere eliminati per ritardare la raccolta ed evitare la coincidenza con la produzione di altre regioni tipo Piura e Lambayeque. Le piante che non sono state potate avranno fiori prematuri a luglio e solo “manguillos” a settembre.
L’esperto ha aggiunto che gli agricoltori che non hanno potato subiranno perdite significative dovendo scartare i frutti in via di sviluppo. Per questo motivo è fondamentale che dispongano di stazioni meteorologiche per prendere decisioni oculate sulla gestione delle colture.
I coltivatori che hanno potato dovrebbero mantenere l’irrigazione per garantire una lenta maturazione delle gemme e pianificare la fioritura in agosto o settembre, scartando solo una percentuale dei fiori per prolungare la raccolta.
Córdova ha concluso che, a partire dal 20 settembre, si dovrebbero rimuovere solo i fiori più avanzati e conservare quelli che stanno iniziando a germogliare.
Le attività SEDIR fanno parte di un progetto di cooperazione con la Liechtenstein Development Service Foundation (LED), incentrato sul sostegno allo sviluppo agricolo dell’area.
