I produttori siciliani devono adottare nuove tecniche per la coltivazione invernale della melanzana se vogliono contrastare il trend, in crescita, dell’importazione di prodotto dall’estero, se non vogliono rischiare di trovarsi sbarrato l’accesso alla GDO e se non intendono incorrere in sanzioni amministrative e/o penali a causa dell’utilizzo improprio degli agrofarmaci.
Questi i messaggi, diretti e fortissimi, usciti dal convegno “Il futuro della melanzana in Sicilia. Tra costi, filiera e sicurezza alimentare”. L’evento, organizzato da Rijk Zwaan Italia a Vittoria (RG), ha rappresentato un momento di confronto interno alla filiera con l’intento di presentare, assieme allo stato dei fatti, una panoramica degli strumenti disponibili per reagire alle criticità del mercato e valorizzare il prodotto siciliano in un’ottica di sostenibilità e di salubrità del prodotto finale.
“Da oltre 30 anni effettuiamo un importante piano di controllo pesticidi sul prodotto ortofrutta a marchio fornitore. La melanzana, in particolare quella prodotta in Sicilia, risulta essere il prodotto più critico per la presenza di fitosanitari sopra il limite di legge o per principi attivi non consentiti. Questo provoca sospensioni delle consegne e mancate vendite per tutta la filiera produttiva”, ha spiegato agli ospiti Maurizio Brasina, Responsabile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, nel suo intervento sulla gestione della filiera e sulla sicurezza alimentare. “Tuttavia, la Sicilia resta la prima regione in ordine di importanza nella mappa degli approvvigionamenti per l’ortofrutta di Coop Italia. L’utilizzo delle nuove varietà di melanzana Easy Setting Rijk Zwaan contribuirà positivamente a migliorare la sicurezza alimentare e il potenziale produttivo della regione”.
Tra i relatori anche Rodolfo Occhipinti, Responsabile Area Sud di Sata, player di riferimento nazionale per la progettazione, consulenza e controlli a tutti gli attori della filiera agroalimentare. Occhipinti, oltre a spiegare quali standard vengono applicati per il controllo della qualità commerciale della melanzana, ha approfondito il tema della difesa e delle restrizioni, sempre maggiori, sull’utilizzo di prodotti fitochimici, nonché di regole e sanzioni in materia di sicurezza alimentare: “Da un confronto dei risultati delle analisi effettuate dai nostri laboratori negli ultimi quattro anni si evidenzia una sostanziale differenza tra la merce italiana e quella spagnola in fatto di conformità. Parlando dei campioni italiani nello specifico, il 50% delle non conformità è dovuto alla presenza di molecola 4cpa, a fronte di merce spagnola sempre conforme”. Non c’è quindi da stupirsi che gli approvvigionamenti vengano fatti oltre confine, pur avendo in Sicilia una delle principali aree produttive vocate per tradizione a questa coltura.
In questo scenario, Rijk Zwaan Italia, sussidiaria dell’omonima azienda olandese di breeding orticolo, lavora assieme a quei produttori che guardano al futuro e che hanno la lungimiranza di provare a cambiare le cose. Infatti, breeder e specialisti Rijk Zwaan sviluppano varietà di melanzana Easy Setting, che si adattano perfettamente a protocolli di gestione agronomica con l’utilizzo di insetti impollinatori, a beneficio della salubrità del prodotto finale e della sostenibilità ambientale, nonché di un contenimento dei costi di manodopera, particolarmente critici in questo momento.
“Nicky RZ è la varietà di melanzana Easy Setting di Rijk Zwaan che mette d’accordo la filiera: rappresenta il giusto punto di partenza per avere frutti di ottima qualità, forma regolare e di colore nero brillante anche nelle fasi produttive più difficili, ricorrendo all’impollinazione tramite insetti ausiliari”, il commento di Gianni Ottaviani, Crop Specialist Melanzana di Rijk Zwaan Italia.
A termine lavori è intervenuto per un saluto anche Gianni Polizzi, Direttore del Distretto Orticolo Sud Est Sicilia (DOSES).