IV GAMMA, VERSO LA NASCITA DI UN’ASSOCIAZIONE EUROPEA

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Entro l’anno potrebbe nascere un’associazione europea dei produttori di quarta gamma. Promotori dell’iniziativa sono l’italiana Aiipa-IV gamma e l’associazione omologa francese che hanno da poco avviato un dialogo finalizzato all’individuazione ed al superamento di problematiche tecniche comuni.

Ce lo rivela in anteprima Guido Conforti (nella foto), responsabile del Gruppo vegetali di Aiipa IV gamma che abbiamo incontrato a Macfrut a margine del convegno ‘Prodotti di IV gamma, l’approccio scientifico contro le fake news’ organizzato dall’università di Foggia.

“L’idea nasce da una preoccupazione legata al mercato europeo – spiega Conforti – dove ci sono delle normative che apparentemente permettono ad ogni Paese di autoregolamentarsi ma che poi di fatto, attraverso la capillarizzazione delle multinazionali e i rapporti commerciali di import-export che legano i Paesi membri, fanno emergere la necessità di avere delle logiche comuni sulla quali è opportuno iniziare a riflettere a livello europeo”.

Il dialogo al momento è iniziato tra gli italiani ed i francesi che hanno già avuto degli incontri preliminari per mettere a fuoco e confrontare i rispettivi dossier tecnici. Il prossimo appuntamento dei rispettivi rappresentanti è atteso entro l’estate mentre, secondo la road-map prospettata, si potrebbe arrivare alla costituzione di un’associazione europea aperta alle adesioni degli Stati che vorranno parteciparvi, già dalla fine dell’anno.

“Intanto – continua Conforti – stiamo tentando di metterci d’accordo bene con i francesi per iniziare a costruire un percorso comune anche per capire se possa avere senso parlare di un’organizzazione europea. Sul fronte spagnolo, siamo alla ricerca di un interlocutore unico da potere invitare al tavolo di lavoro. Ma sono cose che procedono per gradi. Intanto avviamo la macchina e poi chi sarà interessato al progetto sarà il benvenuto”.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, tutti di matrice tecnica e non commerciale, c’è, ad esempio, la normativa sull’uso dei clorati nei processi di sanificazione utilizzati nella lavorazione del fresh-cut che porta a conclusioni talvolta considerati paradossali.

“Su questo tema – ha precisato Conforti – siamo alla follia burocratica dal momento che, se da un lato c’è un’esigenza di usarli, d’altro canto, per un’interpretazione normativa folle sulla legge sui pesticidi, registriamo in concreto problemi nel loro impiego. Siamo al delirio burocratico. Con queste motivazioni comuni contiamo di arrivare entro l’anno alla costituzione di un organismo europeo o, quanto meno, a quello che i francesi chiamano Comité de liaison permanent”.

Mariangela Latella

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