Un maxi stand, tanti “input” ed eventi per La Grande Bellezza Italiana a Macfrut. Ampliato e arricchito, rispetto alle scorse edizioni, lo spazio della Rete durante la tre giorni riminese proporrà su 250 metri quadrati momenti di confronto, presenterà prodotti ed esempi virtuosi di filiera.
Con un obiettivo: “Richiamare – dice Leonardo Odorizzi, uno dei soci – una moltitudine di attori specializzati per rappresentare la nostra idea di filiera: unita, preparata, fortemente reattiva”.
Ecco allora che a primeggiare dentro il perimetro de La Grande Bellezza Italiana c’è lo specialista del radicchio Geofur “a rappresentare l’organizzazione di una OP che oltre a produrre commercializza direttamente: una formula a filiera chiusa, completa ed efficiente”, specifica ancora Odorizzi.
E poi, tre rappresentanze dei prodotti IGP commercializzati: pesca di Verona, radicchio di Verona e clementine del Golfo di Taranto.
Sempre alle indicazioni geografiche è dedicata l’area del territorio: uno spazio popolato da totem narrativi che, con informazioni dettagliate, presenteranno i 7 prodotti a indicazione protetta gestiti della rete, vale a dire – oltre al tris sopra elencato – cipolla Bianca di Margherita, mela Rossa di Cuneo, pera mantovana. Il percorso delineato dai totem, rappresenta anche una proposta per un’eventuale attività di valorizzazione al punto vendita.
Un’altra area, “Laboratorio”, è dedicata alla novità più importante in vetrina a Macfrut: la linea green “total carta”, proiettata al 2030, dove sarà presentato un progetto “chiavi in mano” per un confezionamento sostenibile. Nello stand spazio poi alle degustazioni, ma anche ai giovani produttori, che avranno a disposizione un corner dedicato.
Per la prima volta in una fiera verrà presentato un approfondimento ad hoc sulle tre diverse tipologie di cipolla (dorata, bianca e rossa). Tanti altri gli eventi: tra questi, un confronto tra i produttori e le donne del retail.
“La nostra Rete è un modello aperto, quanti più imprenditori e amici coinvolgiamo meglio è”, spiega Odorizzi. “Puntiamo ad aprirci a nuove filiere; la pera mantovana, ultima arrivata nel paniere, sta avendo grande successo, al pari della pesca di Verona. Il nostro modello è snello: possiamo accogliere anche altri agricoltori. Puntiamo ad ottimizzare e utilizzare al meglio le strutture e le professionalità, nell’ottica di contenere i costi, ridurre gli sprechi, esprimere produzioni di massima qualità”.
Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it