L’ondata di maltempo che ormai da diverse settimane sta interessando la Penisola non si è ancora fermata e, inevitabilmente, si tracciano quindi i primi bilanci di una delle stagioni ortofrutticole più difficili di sempre.
A intervenire, a tal proposito, è Ernesto Fornari (nella foto), direttore generale di Apofruit, cooperativa con oltre 2.700 soci in tutta Italia.
“C’è forte preoccupazione anche da parte nostra – spiega Fornari – per il perdurare di condizioni meteo instabili lungo tutta la Penisola. I notevoli danni che stanno subendo le colture orticole e frutticole non riguardano infatti solo la Romagna, dove la recente alluvione ha letteralmente devastato e distrutto interi campi in quattro province, ma tutte le regioni in cui siamo presenti, dal Veneto, alla Piana del Fucino (Abruzzo), fino alla Puglia e alla Sicilia”.
Il direttore generale di Apofruit prosegue: “Per le ciliegie, prevediamo ormai la peggiore campagna di sempre almeno degli ultimi quindici anni, con un 80% in meno di prodotto rispetto a un’annata normale. Per le albicocche siamo su un 50% in meno, per pesche e nettarine la forbice varia da un 20 a un 30% in meno. Anche diverse orticole non stanno meglio. I frequenti temporali, quando non portano anche grandine, causano infatti problemi sia di malattie fungine, sia di operatività. Già in Sicilia abbiamo dovuto registrare un 30% in meno di produttività nella campagna delle patate precoci, ma grandi problemi li stiamo attraversando anche con cipolle, carote, finocchi e patate prodotte in altri areali. Insomma, le uniche colture che quest’anno hanno avuto finora una campagna abbastanza regolare sono state le fragole e gli asparagi”.
“Nessuna speculazione sui prezzi da parte dei produttori”
Fornari, quindi, sottolinea: “A fronte di una situazione così difficile, è bene evidenziare che nessun produttore intende fare speculazioni sui prezzi dell’ortofrutta. Il problema, appunto, sta nel fatto che il meteo incerto, con violenti temporali pressoché quotidiani su tutta la Penisola, sta complicando enormemente l’intera campagna della frutta estiva, con netti cali o vuoti di produzione e una qualità compromessa, sia in termini visivi sia organolettici. Tutti questi elementi sono inevitabilmente fattori rialzisti; ci auspichiamo che arrivi presto una stabilità meteorologica che permetta di avere un mercato più stabile”.