MELE, MELINDA VEDE POSITIVO. VARIETÀ A CLUB E TRASFORMATI STRATEGICI

Condividi

Non è un record ma poco ci manca. Per Melinda è un’annata “carica” con volumi a 420 mila tonnellate, vicino all’annata del 2018 (arrivata a 443 mila tons). “Tutte le varietà hanno visto un conferito vicino al record, ad eccezione della Golden che tuttavia segna quantità superiori alle aspettative e ai quantitativi prodotti nel 2019”, afferma Paolo Gerevini (nella foto d’apertura), direttore generale del consorzio trentino con sede a Cles. Bene anche la qualità dei frutti, “risultata eccellente. Il clima clemente ha contribuito alla maturazione e sviluppo ottimale del prodotto, che ha soddisfatto gli alti standard qualitativi di Melinda”, osserva ancora il manager a capo del gruppo.

Cauto ottimismo per la stagione

Sulla situazione generale del comparto in questa prima fase della stagione, Gerevini afferma come “il mercato europeo sembra essere un po’ meno affollato rispetto al consueto. Questo costituisce una premessa importante per la nostra stagione commerciale. Ovviamente mai come quest’anno le variabili sono molte e ci sentiamo di mantenere un atteggiamento cautamente ottimista. L’emergenza ancora pienamente in corso ci tiene in allerta sia per l’aspetto che riguarda la nostra gestione interna dell’emergenza, visto che per noi la salute di tutti i nostri dipendenti è assolutamente al primo posto, sia su come si comporterà il mercato. Non sapremo da qui in avanti quale sarà la capacità di spesa dei consumatori che naturalmente potrà subire anche in maniera forte l’impatto della crisi nei mesi a venire”.

Buone aspettative per le varietà a club

Sull’avvio delle vendite, i riscontri sono positivi, specie per le varietà a club: da SweetTango a Evelina, partita da pochi giorni e con buone premesse, così come per Kissabel ed Enjoy, quindi, per ultima in ordine temporale, Morgana.

“Le varietà a club sono per Melinda un progetto strategico nel quale crediamo profondamente e sullo sviluppo del quale continuiamo ad investire. La risposta su queste nuove varietà di mele è buona, sia in termini di primo acquisto che di gradimento. Con queste nuove tipologie di frutto siamo in grado di garantire un’offerta più completa e corrispondente alle esigenze dei consumatori, curiosi, sperimentatori, attenti alle novità di mercato anche in settori apparentemente tradizionali come quello dell’ortofrutta. Con le nuove varietà – afferma Gerevini – dimostriamo che l’innovazione è possibile anche nel nostro mercato e che è apprezzata da una domanda sempre più varia cui dobbiamo garantire proposte quanto più possibile “su misura”. Questi prodotti ci aiutano inoltre a continuare a migliorare il livello qualitativo delle varietà tradizionali grazie al controllo dei quantitativi ed alla loro concentrazione nelle micro zone della valle più vocate, con una costante attenzione alla sostenibilità”.

Trasformati sempre più strategici

Melinda procede anche nelle direzione dell’innovazione di prodotto. “Una strada parallela che da tempo percorriamo è quella dei trasformati, attraverso una proposta diversificata e ampia. Ci sono prodotti che si possono considerare come alternative sane allo snack da consumare fuori casa (il Tenero Snack o lo Squeez per esempio) che assolvono al compito di rendere fruibile la mela a tutti, in tutti i momenti e in tutti i luoghi. Ci sono prodotti più golosi, come lo Strudel ma anche altre novità in cantiere, che impiegano la mela come ingrediente goloso. Per tutti la parola d’ordine è sempre servizio, che è l’elemento più importante e complicato da garantire. Per questo affidiamo le nostre mele a partner trasformatori di cui abbiamo piena fiducia”.

Sui trasformati Gerevini aggiunge come “percorrere questa strada ha un importante obiettivo: rendere il brand Melinda sempre più visibile sul punto vendita anche in reparti diversi dall’ortofrutta. Vogliamo esserci in tante tappe della “shopping experience” del consumatore. Aggiungo un piccolo tassello a questa considerazione: tra i tanti effetti che il Covid-19 ha generato sul mercato c’è stato quello di un profondo cambiamento delle modalità di acquisto che ha portato a una grossa crescita delle vendite on line. Anche su questo Melinda non si è fatta trovare impreparata e in sinergia con un partner specializzato ha sviluppato ulteriormente la sezione del sito che riguarda l’ e-commerce su cui sono disponibili, tra l’altro, proprio i nostri prodotti trasformati”.

Alleanza con La Trentina: “Bilancio più che positivo”

Infine, sulle strategie e sinergie, l’alleanza con La Trentina, partita tre anni fa, sembra dare i frutti desiderati: “Finora il bilancio è più che positivo – afferma Gerevini. Siamo certi che sia stata la strada giusta. Questa unione ha infatti reso più efficaci ed efficienti tutti i processi, dalla commercializzazione, alla vendita, alla gestione della produzione, pur mantenendo fede all’impegno di valorizzare i singoli marchi. La forza costituita dal gruppo ha permesso di dedicarsi allo sviluppo di progetti paralleli a quelli delle mele volti alla valorizzazione delle produzioni autoctone (per esempio in primavera l’asparago di Zambana avrebbe rischiato l’invenduto senza l’intervento de La Trentina), con ricadute anche sull’indotto turistico (visto il nuovo progetto di valorizzazione del brand La Trentina anche nel canale Ho.re.ca).

Si tratta di un’unione che è complementarietà, è scambio, è supporto reciproco che è fortemente radicata nel territorio, nelle sue persone, nei suoi frutti. Siamo due realtà con matrice cooperativa ed è questa attitudine e visione del lavoro che rende questa partnership così forte e strategica”. (e.z.)

Sfoglia ora l'Annuario 2023 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE