Produttori, operatori del settore, università, istituzioni: tutti insieme a confronto sulle Piante Officinali in Emilia Romagna a un anno dall’alluvione. Appuntamento venerdì 15 marzo dalle 9.30 presso il Dipartimento Scienze e Tecnologie Alimentare (DISTAL) dell’Università di Bologna (Viale Fanin, 44 – aula 15) con l’incontro “Officinali: l’Emilia Romagna non aspetta”.
L’Emilia Romagna rappresenta un punto di riferimento per il comparto in Italia. Il numero delle aziende e delle superfici impegnati nelle piante officinali è in continuo aumento, come rivelano i monitoraggi realizzati negli ultimi anni dalla Regione. Un fenomeno che riguarda molte micro-aziende agricole che sull’Appennino stanno puntando sulla coltivazione e sulla distillazione, e che in pianura dà continuità a filiere agroindustriali consolidate, che riforniscono industrie estrattive e aziende di commercio di materie prime erboristiche di lunga tradizione presenti proprio nella regione.
Anche sul piano tecnico-scientifico e culturale l’Emilia Romagna da sempre fa scuola nel settore: grazie all’Università di Bologna, che ha espresso personalità significative in campo agronomico e farmaceutico nello studio delle piante medicinali, e al polo scientifico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sempre sensibile allo studio e alla caratterizzazione dei derivati naturali e degli oli essenziali in particolare. Un lavoro di ricerca che sul territorio trova applicazione nell’attività didattica realizzata dagli istituti tecnici professionali, che coinvolgono le giovani generazioni a diretto contatto con i produttori.
L’incontro di venerdì 15 marzo a Bologna dopo l’intervento introduttivo della direttrice del DISTAL, Rosalba Lanciotti, e la presentazione degli obbiettivi del Salone Spices&Herbs Global Expo da parte del presidente di Macfrut, Renzo Piraccini, approfondisce alcuni focus di interesse per le imprese agricole che guardano a questa filiera: Luca Rizzi, del settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione della Regione Emilia Romagna, illustrerà di dati della filiera regionale; Ilaria Marotti e Giovanni Dinelli, docenti DISTAL, tratteranno diversi modelli per l’introduzione della coltivazione delle officinali nell’azienda agricola; Stefania Benvenuti, docente del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, affronterà gli aspetti legati alla qualità e alla creazione di valore aggiunto nel prodotto officinale.
Le brevi relazioni saranno seguite da una tavola rotonda, moderata dal direttore di Erboristeria domani Demetrio Benelli, a cui sono stati invitati a partecipare Daniele Merlini (Azienda Agricola Le Fontanine), produttore di piante officinali; Alberto Breseghello (titolare della Patrizio Breseghello, impresa di Casola Valsenio che trasforma e commercializza piante officinali); Elisa Cappi, docente dell’Istituto Tecnico Spallanzani di Monteombraro di Zocca (MO); Ferruccio Poli, docente del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna e coordinatore del gruppo di lavoro Piante Officinali delle Società Botanica Italiana.
Le conclusioni sono affidate ad Andrea Primavera, Presidente di FIPPO, (Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali).
L’incontro di Bologna fa seguito a una serie di eventi di avvicinamento al Salone Spices& Herbs Global Expo di Macfrut, promossi con la collaborazione della rivista specializzata Erboristeria domani e della FIPPO, e che hanno già toccato nei mesi passati Salerno, Milano e il distretto della menta di Racconigi, in Piemonte.
La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione: qui