SARDEGNA, INCENDIO ALLA SA MARIGOSA: GRAVI DANNI, “MA NON CI FERMIAMO”

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Sono gravi le conseguenze dell’incendio che ha interessato lo stabilimento dell’azienda agroalimentare Sa Marigosa, lungo la provinciale litoranea tra Cabras e Riola Sardo, in provincia di Oristano, in Sardegna, a poche centinaia di metri dal sito archeologico di Mont’e Prama.

Nei prossimi giorni riapre lo spaccio

Tuttavia dovrebbe riaprire già nei prossimi giorni lo spaccio dell’impresa agroalimentare sarda.

“Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di vicinanza e solidarietà”, ha dichiarato a Linkoristano, il responsabile Paolo Mele, che è anche presidente regionale di Confagricoltura e fa parte della giunta nazionale dell’organizzazione agricola. “Questo ci dà una grande forza. Molte persone ci stanno chiedendo di far ripartire subito lo spaccio, con i nostri freschi e i trasformati. Se riusciremo a rimettere in funzione il sistema elettrico, potremmo riaprirlo martedì o mercoledì”.

“I danni impattano sulla produzione, ma il fresco andrà avanti”


I danni allo stabilimento di Sa Marigosa sono ingenti. “Al momento però non è ancora possibile fare una stima”, ha spiegato Mele, “stiamo aspettando le ditte specializzate che si occuperanno della bonifica e gli ingegneri, chiamati a verificare i danni strutturali. Certamente le perdite sono significative, ma oggi non possiamo ancora quantificare. Non è stato fatto neppure l’inventario”.
“I danni”, ha detto ancora il responsabile dell’azienda agricola, “impattano sull’intera produzione. Penso ai magazzini di stoccaggio del trasformato, ma il rogo ha toccato anche una parte del capannone dove confezioniamo i prodotti ortofrutticoli. Il settore del fresco andrà avanti, per farlo ci sistemeremo in altri locali adiacenti. Per la parte dei trasformati, ripristinando gli impianti elettrici, dovremmo riuscire a ripartire il prima possibile”.

Sa Marigosa è una tra le principali imprese agroalimentari della Sardegna. Produce e commercializza ortaggi, tra cui i rinomati carciofi, e frutta, in particolare angurie e meloni. “Il nostro primo pensiero è rimetterci subito in moto”, ha concluso Paolo Mele, “non vogliamo fermarci con la stagione alle porte”.

Già alcuni anni fa l’azienda agroalimentare era stata interessata da un incendio che aveva danneggiato ugualmente lo stabilimento. In quella circostanza le conseguenze erano state decisamente meno gravi.
Quest’anno, inoltre, per la prima volta Sa Marigosa ha coltivato l’aglio, con il metodo dell’integrato, seguendo la sostenibilità ambientale, come spiegato dal dipendete Giovanni Sanna. “Fra circa 10 giorni saremo in grado di offrire dell’aglio dal profumo intenso e dal gusto unico. Comprando il nostro prodotto”, ha scritto Sanna, “ci darete una grossa mano per risorgere e tornare più forti di prima”.

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