SCIOPERO AUTOTRASPORTO IN SICILIA, BLOCCATI CENTINAIA DI BANCALI DI ARANCIA DI RIBERA DOP

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Centinaia di bancali di arance di Ribera DOP, pronti per essere inviati verso le piattaforme della GDO e dei Mercati ortofrutticoli, sono rimasti bloccati nei magazzini di lavorazione con notevoli danni alle aziende.

È solo una delle conseguenze causate dallo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia, che nelle ultime ore sta paralizzando l’isola. In seguito alla protesta dei camionisti, stanchi di attendere risposte e rinvii da parte del governo nazionale sulla questione caro carburante, in queste ore, gli autisti dei mezzi pesanti hanno deciso di spegnere i loro veicoli e fermarsi lungo le grandi vie di comunicazioni.

Almeno l’80% se non il 90% delle merce è stata bloccata ed è ferma nei magazzini delle principali aziende, in attesa che si sblocchi la situazione – afferma Giuseppe Pasciuta, presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera DOP, attorno alle 11 di stamane, martedì 22 febbraio. “La speranza è che stasera si possa ripartire, ma finora non abbiamo notizie in merito. Se i camion non dovessero riaccendere i motori e partire per le varie destinazioni logistiche entro stasera, con ogni probabilità si dovrà rilavorare il prodotto, anche perché non c’è la possibilità di stoccare la merce nelle celle frigo, in quanto era già pronto per essere spedito. Il rischio che la frutta deperisca è quindi elevato”.

Al danno per gli aumenti dei costi di produzione per gli agricoltori, sottolinea il Consorzio, si aggiunge ora il gravissimo danno provocato dalla impossibilità di spedire le arance, bloccando l’intera economia del territorio e della Sicilia.

Il Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera DOP ribadisce di essere molto preoccupato per le ripercussioni negative che il blocco sta provocando, con tutti i prodotti deperibili pronti per la distribuzione bloccati nei magazzini di lavorazione. “Pur condividendo le ragioni della protesta, riteniamo che questo non sia lo strumento adatto per risolvere un problema che blocca l’intera economia siciliana”, sottolineano dal Consorzio. “Auspichiamo che le istituzioni nazionali ed europee diano subito al settore degli autotrasportatori risposte immediate così da riprendere e garantire la commercializzazione delle produzioni agricole siciliane”.

“Se la situazione non si dovesse sbloccare siamo pronti a protestare a nostra volta e far sentire la nostra voce”, conclude Pasciuta.

Parlapiano: “Abbiamo oltre cento pedane ferme”

Paolo Parlapiano, responsabile commerciale dell’omonima azienda di Ribera (Agrigento) è preoccupato per quanto sta accadendo: “Avevamo già confezionato tutta la merce ordinata dai clienti ed era pronta per partire. Eravamo in fase di carico, quando è scattato il blocco e le arance sono rimaste sui mezzi. Speriamo con tutto il cuore che entro oggi i prodotti possano partire e raggiungere le piattaforme a cui erano destinati. Abbiamo almeno un centinaio di pedane di merce ferme. Abbiamo dovuto bloccare la raccolta, spegnere i macchinari, in attesa che si sblocchi, al più presto, la situazione”.

“Potranno avere le loro ragioni ma non condividiamo il modo in cui si sta portando avanti questo sciopero – conclude. Si rischia di danneggiare pesantemente tutta l’economia siciliana, a partire dal settore agroalimentare e ortofrutticolo. E poi i danni che subiremo chi li pagherà?”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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