Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo (nella foto), conferma il massimo impegno dell’organizzazione nel promuovere la produzione agricola biologica e l’utilizzo crescente di tecnologie avanzate e sostenibili, concentrando l’attenzione sulle grandi opportunità che già oggi offrono le coltivazioni fuorisuolo, comprese quelle che impiegano le tecniche alternative dell’idroponica. L’obiettivo è quello di incrementare la produzione, preservare la salute del consumatore e garantire la sostenibilità ambientale.
“Dobbiamo puntare ad un ulteriore sviluppo della produzione biologica, individuando le grandi potenzialità di cui dispongono le nuove tecnologie in grado, tra l’altro, di immagazzinare dati e produrre statistiche certificabili – spiega Serpillo. È fondamentale limitare l’uso della chimica e consolidare il metodo biologico delle coltivazioni. A tale scopo le nuove tecnologie consentono un notevole risparmio idrico e del suolo, migliorano la qualità dell’acqua e abbattono l’utilizzo di agenti chimici nel ciclo produttivo.”
In questo contesto, l’UCI aderisce ad un progetto innovativo sviluppato in collaborazione con diverse aziende, mirato a creare un sistema acquaponico redditizio, funzionale, automatizzabile e monitorato attraverso la raccolta e l’analisi dei dati IoT, rivolto sia alle colture idroponiche che alle coltivazioni fuorisuolo.
Il progetto, integrando tecnologie e approcci biologici, propone una soluzione completa per migliorare il ciclo produttivo delle coltivazioni fuorisuolo. Il sistema, che abbraccia l’utilizzo di diverse fonti di riscaldamento, promuove l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.
Il sistema acquaponico standard è stato arricchito con l’integrazione di sistemi biologici, elettronici e di controllo. Un aspetto chiave del progetto è la rimozione dell’ammoniaca dalle acque reflue degli allevamenti (alla base del ciclo), recuperandole per uso irriguo mediante un processo di filtraggio, riducendone l’impatto ambientale e fornendo un fertilizzante naturale per le coltivazioni fuorisuolo.
Il progetto propone un sistema analitico integrato che opera in modo indipendente, utilizzando sensori, hardware, software e blockchain. Questo sistema permetterà la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati IoT nel settore agricolo, promuovendo la sostenibilità e l’efficienza nelle pratiche agricole.
“Questo progetto – conclude Serpillo – rappresenta un passo avanti nella nostra missione di garantire la sicurezza alimentare, la salute del consumatore e la sostenibilità ambientale. L’UCI è orgogliosa di collaborare con partner che condividono la nostra visione per un futuro agricolo più responsabile e orientato alla sostenibilità.”