VERONAMERCATO, UNA PIATTAFORMA PER METTERE IN GUARDIA DAI “CATTIVI” CLIENTI

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Una piattaforma per il monitoraggio incrociato della clientela e della relativa capacità di pagamento. E’ il progetto finanziato da Veronamercato, con 100mila euro, operativo da gennaio e che sarà presentato a Berlino, a Fruit Logistica, in programma dal 3 al 6 febbraio. Il servizio nasce dalla collaborazione con la rete d’imprese Veronamercato Network e coinvolge dal punto di vista operativo Cerved Group e Netspin srl.

“Si tratta di un’opportunità offerta alle nostre imprese che potranno essere allertate sui clienti cattivi pagatori”, spiega Andrea Saturnini, presidente di Fedagro Verona, 43 aziende associate su 57 operanti nell’agrimercato scaligero, che questa mattina ha inaugurato la nuova sede al centro direzionale di via Sommacampagna, 63. “L’ulteriore sviluppo, arriverà nel 2016, quando al servizio sarà affiancata anche la possibilità per le associate di stipulare un’assicurazione a garanzia dei crediti, a prezzi vantaggiosi. Uno dei problemi principali per chi opera nel nostro settore sta nella difficoltà a ricevere i pagamenti delle forniture da parte di clienti che arrivano da tutta Europa e che a volte lasciano scoperti”, argomenta Jacopo Montresor, vicepresidente provinciale e nazionale dell’associazione.

La piattaforma non è l’unica novità del 2016 per i grossisti. “Abbiamo già deliberato e messo a bilancio le risorse, pari ad un milione e 400mila euro circa, per le coperture degli scivoli e le tettoie, in modo che i posteggiatori possano riparare le merci dal caldo estivo e dal gelo invernale, completando fasi di carico e scarico in condizioni protette”, annuncia Gianni Dalla Bernardina, presidente di Veronamercato. “Stanziati anche 200mila euro circa per potenziare i sistemi di controllo all’ingresso del centro, in modo da far lavorare gli operatori in sicurezza”.

Nell’elenco delle priorità stilato dai grossisti, c’è anche, da tempo, la richiesta alla concessionaria di abbassare i canoni d’affitto dei posteggi. “A fronte di un 2015 che ha dato soddisfazioni sul piano dell’export (+20,4% a 372 milioni nei primi nove mesi dell’anno, ndr), resta il nodo di un mercato interno che non tira.

"Le nostre aziende sono ancora in sofferenza a causa dei bassi prezzi della merce. Abbiamo movimentato più ortofrutta confermando, nella migliore delle ipotesi, gli stessi margini del 2014”, ragiona Saturnini. Riuscirà Veronamercato ad accontentare gli operatori? “Proveremo ad andare incontro dove possibile. Faccio presente che la Spa deve ancora rientrare nei costi di attivazione dell’agrimercato per 10milioni (35 sono già stati restituiti al Comune di Verona, socio con oltre il 75% delle quote, ndr). Cerchiamo comunque da subito di migliorare i servizi per essere più attrattivi e aumentare il volume d’affari dei nostri operatori commerciali”, conclude Dalla Bernardina.

Valeria Zanetti

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