EMILIA-ROMAGNA, PROTESTA COLDIRETTI IN REGIONE. ERRANI: GOVERNO CONVOCHI TAVOLO NAZIONALE

Tonnellate di pesche sono state scaricate questa mattina dagli agricoltori della Coldiretti davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna per denunciare "il crollo dei prezzi in campagna che ha messo in crisi le imprese agricole, senza peraltro avvantaggiare i consumatori, ai quali la frutta viene venduta con ricarichi anche oltre il 500 per cento".

 

"Siamo costretti a vendere cinque chili di pesche per poter acquistare una tazzina di caffè al bar (un chilo di pesche viene pagato al produttore solo 20 centesimi, ben al di sotto dei costi di produzione) – sottolineano i manifestanti come si legge su Reubblica (fonte Ansa) – mentre i consumatori devono spesso rinunciare all’acquisto della frutta per gli alti prezzi di vendita ai supermercati. Siamo in trincea per salvare il made in Italy".

 

I produttori, che hanno costruito una sorta di bunker con le cassette di pesche, nettarine e altri prodotti ortofrutticoli, intendono presentare al presidente Vasco Errani un documento sul settore, con uno studio comparato da cui risulta tra l’altro che per pagare un pacchetto di sigarette occorrono 23 chili di pesche e nettarine. Pesche che questa mattina vengono anche distribuite dalla Coldiretti a tutti i dipendenti della Regione.

 

 

“E’ fondamentale che il Governo convochi un tavolo nazionale per arrivare alla firma di un accordo con la grande distribuzione, che permetta di non immettere nel mercato prodotto di scarsa qualità e sottocosto. Lo abbiamo già chiesto come Conferenza delle Regioni, tornerò ad impegnarmi in questa direzione nelle prossime ore. La Regione Emilia-Romagna c’è.” Lo ha detto, nell’occasione dell’incontro con i produttori, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani (nella foto, secondo da sinistra a fianco di Tiberio Rabboni).

 

“Quattro crisi in sette anni – ha aggiunto Errani – ci dicono che il problema della frutta estiva è ormai un problema strutturale e che dobbiamo lavorare per riorganizzare l’intera filiera, garantendo innanzi tutto un’equa remunerazione ai produttori. E’ questo il punto strategico su cui è necessario unire il nostro impegno e lavorare insieme”.

 

Oltre che da parte del Presidente Errani la manifestazione della Coldiretti ha ottenuto il sostegno anche dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni che ha ricordato le misure da adottare nell’immediato. Due in particolare: il ritiro dal mercato di una quota di invenduto da destinare agli indigenti e agli impianti a biogas, così come previsto dall’Ocm frutta, per favorire un sia pur minimo rialzo dei prezzi e, da parte dell’Europa, un provvedimento di sostegno economico analogo a quello varato, per sole cinque varietà vegetali, dopo la crisi dell’Escherichia Coli.

 

“L’Europa – ha aggiunto Rabboni – deve inoltre capire che la frutta estiva è un prodotto altamente deperibile e che richiede particolari reti protettive da adottare su scala transnazionale, per un corretto governo del’offerta. Di tutto questo ho parlato nei giorni scorsi a Bruxelles con lo staff del commissario all’ agricoltura Ciolos, con i parlamentari italiani e il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, De Castro. Nei prossimi giorni anche la Commissione agricoltura del Senato italiano presenterà una risoluzione in questa direzione

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