Contro la cimice asiatica, c’è il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica. La Conferenza Stato Regioni – evidenzia Coldiretti Verona – ha approvato il provvedimento per l’introduzione dell’insetto contrastante (leggi news). La cimice asiatica l’anno scorso ha causato danni sul territorio regionale che superano 150 milioni di euro e sul territorio provinciale 105 milioni di euro. Oltre 13mila ettari di pere, mele, pesche, nettarine e kiwi sono stati interessati dalla voracità della cimice asiatica, particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee.
“Nei mesi di maggio e giugno l’insetto sarà particolarmente attivo – precisa Daniele Salvagno (nella foto), presidente di Coldiretti Veneto e Verona – motivo per cui organizzare al più presto un coordinamento con il Servizio fitosanitario nazionale al fine di essere operativi con l’assistenza tecnica e un monitoraggio costante sui risultati”.
La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. “Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre dunque – conclude Salvagno – nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati significativi”.
La provincia veneta più colpita è Verona in cui è presente il numero maggiore di imprese nel settore frutticolo (4849) e il maggior numero di ettari coltivati (13.122), specie a pesche e nettarine, mele, kiwi, pere e altri frutti. I danni per singole colture sono oltre 16 milioni di euro per le pere, oltre 43 milioni di euro per le mele, oltre 16 milioni per pesche e nettarine, oltre 18 milioni di euro per kiwi e 10 milioni di euro per altri frutti per un totale di oltre 105 milioni di euro. (Fonte: Regione Veneto e stime Coldiretti Veneto su dati ISTAT e Regione del Veneto).
Colture | Superficie | PLV media triennio 2016-2020 (euro) | Danno 2019 su triennio 2016-2018 | Stima danno veneto 2019 (euro) | Stima danno Verona 2019 (euro) |
Pere | 2.992 | 44.663.080 | 80% | 35.730.464 | 16.435.000 |
Mele | 6.127 | 118.177.576 | 50% | 59.088.788 | 43.660.000 |
Pesche /nettarine | 2.223 | 34.545.420 | 60% | 20.727.252 | 16.996.000 |
Noce | 1.175 | 14.276.250 | 50% | 7.138.125 | |
Kiwi | 3.344 | 59.261.030 | 40% | 23.704.412 | 18.015.000 |
Altri frutti | 3.814 | 58.000.000 | 30% | 17.400.000 | 10.440.000 |
TOTALE | 19.675 | 328.923.356 | 163.789.041 | 105.546.000 | |
Fonte: Regione del Veneto 2019 |
Stima aziende frutticole per provincia | |||
N. aziende frutticole | Superfice frutticola (Ettari) | Superfice media aziendale (Ettari) | |
Verona | 4.849 | 13.122 | 2,71 |
Vicenza | 556 | 536 | 0,96 |
Belluno | 205 | 93 | 0,45 |
Treviso | 861 | 1.203 | 1,40 |
Venezia | 293 | 1.261 | 4,30 |
Padova | 663 | 1.328 | 2,00 |
Rovigo | 257 | 2.125 | 8,27 |
Totale | 7.685 | 19.668 | 2,56 |
Fonte: stime Coldiretti Veneto su dati ISTAT e Regione del Veneto |