GLIFOSATE, AGRONOMI: “MENO PERICOLOSO DI ALTRE SOSTANZE. ALTERNATIVE LIMITATE”

Il glifosate è molto meno tossico di molti altri prodotti utilizzati nella difesa delle piante, anche in agricoltura biologica.

L’indicazione è arrivata nel corso di un incontro organizzato a Torino dalla Federazione Interregionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta insieme al Disafa il Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino.

Il seminario aveva l’obiettivo di effettuare un punto scientifico e tecnico sull’iter di approvazione dei prodotti fitosanitari con particolare attenzione al Glifosate. “In questi mesi – dice infatti il Presidente della Federazione Interregionale, Davide Mondino -, è in discussione il rinnovo dell’autorizzazione europea all’uso di questo prodotto, e gli organismi europei stanno valutando l’enorme mole di studi e ricerche fatte su questo prodotto: la sua messa al bando preoccupa moltissimo gli agricoltori e dovrebbe preoccupare anche i consumatori, visto che le alternative sono limitate e tutte caratterizzate da un profilo tossicologico ed ambientale peggiore. Per questo abbiamo voluto approfondire il tema”.

I ricercatori intervenuti hanno esposto i dati degli studi fin qui condotti in particolare in Europa (dove peraltro le norme di settore sono le più restrittive al mondo). In particolare, è emerso, come ha spiegato Angelo Moretto, tossicologo dell’Università di Padova,  che il Glifosate ha un grado di tossicità molto basso (al massimo è irritante per le mucose, al pari del succo di limone). Esistono poi anche casi di prodotti per la difesa delle piante classificati come “biologici” il cui grado di tossicità è maggiore del Glifosate, come per esempio il rame ed i suoi composti usato per la difesa dalle malattie fungine su diverse coltivazioni.

In generale i relatori dell’incontro (oltre a Moretto anche Aldo Ferrero del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e alimentari dell’Università di Torino e Giovanna Azimonti del Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria – ICPS di Milano), hanno approfondito le diverse angolature dell’utilizzo del Glifosate: gli aspetti agronomici, quelli sanitari e quelli ambientali. “Tutti gli studi – ha sottolineato in particolare Giovanna Azimonti -, concordano nel ritenere questo prodotto assolutamente sicuro per l’ambiente se utilizzato correttamente”.

Mondino conclude: “E’ evidentemente necessaria una forte azione di informazione ed educazione rivolte sia agli agricoltori che ai consumatori. Un’azione nell’ambito della quale i professionisti dell’agricoltura come gli agronomi assumono un’importanza determinante per contribuire ad un utilizzo ragionato di questo come di altri prodotti per preservare le produzioni (in un periodo in cui si inizia a comprendere l’importanza dell’autosufficienza alimentare) e per tutelare l’ambiente”.

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