ITALIANI SEMPRE PIÙ ATTIRATI DAL “VEG”: BOOM DELIVERY. I PIATTI PIÙ ORDINATI

Gennaio è il mese dei buoni propositi e del desiderio di cambiamenti, e  in cima alle priorità c’è quasi sempre la voglia di rimettersi in forma, mangiare bene e affrontare il nuovo anno con un regime alimentare sano.

Ed è proprio a gennaio che Veganuary, il più grande movimento vegan del mondo, ispira le persone a provare un’alimentazione vegetale. Infatti, nel 2021, più di 580.000 persone nel mondo hanno partecipato al movimento, dimostrando un interesse e una propensione a uno stile di vita plant-based sempre più in crescita negli ultimi anni. La conferma arriva da una ricerca condotta da Just Eat, app leader per ordinare online cibo a domicilio in tutta Italia e nel mondo, e parte di Just Eat Takeaway.com, leader mondiale nel mercato della consegna di cibo a domicilio e top player assoluto fuori dalla Cina, in collaborazione con BVA Doxa.[1]

La ricerca ha analizzato l’atteggiamento degli Italiani rispetto al fenomeno Vegano e Vegetariano, la riduzione del consumo di prodotti animali nella popolazione e le motivazioni alla base di chi sceglie questo tipo di regimi alimentari.

Come si comportano gli Italiani a tavola?

La ricerca ha svelato che, pur essendo un popolo principalmente onnivoro, gli italiani prestano una maggiore attenzione al consumo di proteine animali rispetto al passato, per limitarne gli effetti negativi per la salute. Sono infatti 2 su 3 (67%) gli italiani che dichiarano di aver ridotto i consumi di carne e pesce, principalmente per motivi di salute (45%), ma anche per un’attenzione al tema della sostenibilità (28%).

Inoltre, il 20% degli intervistati ha dichiarato di aver provato in passato una dieta vegana/vegetariana, mentre circa il 14% si dichiara propenso a seguire una dieta vegana nei prossimi 12 mesi, e la propensione cresce (32%) qualora l’adesione al regime alimentare vegano fosse limitata nel tempo (3-6 mesi). In generale, la popolazione italiana riconosce al Veganesimo di avere un basso impatto ambientale (57%) e di essere salutare (55%).

Gli Italiani e il mondo Vegan

La scelta di consumare piatti vegan a casa, motivata da un’attenzione alla salute o dal basso impatto ambientale, riguarda quasi 1 italiano su 2. Non manca anche la sperimentazione fuori casa, con il 28% degli italiani che ha ordinato piatti vegani al ristorante, e il 19% che ha cenato in ristoranti specializzati in cucina vegana. Il 39% ha invece acquistato spesso prodotti vegani al supermercato, grazie anche all’ascesa dei sostituti della carne, che 9 italiani su 10 dichiarano di conoscere, o di aver provato/acquistato (20%). La scelta di questi prodotti è motivata dal loro elevato contenuto di verdure (42%)  mentre tra chi non li ha mai provati (80%) circa la metà (46%) si dichiara molto/abbastanza favorevole all’acquisto.

Il food delivery e l’ascesa della cucina vegana

Dall’indagine Just Eat – BVA Doxa emerge che, per il 10% dei vegani/vegetariani intervistati, la scelta di una dieta vegana/vegetariana viene fatta principalmente per salvaguardare la propria salute (50%) e per avere un minore impatto sull’ambiente (40%).

Nonostante qualche difficoltà riscontrata, la quasi totalità dei vegani/vegetariani dichiara che sia più semplice seguire questo regime alimentare rispetto a qualche anno fa. In questo senso, anche il food delivery si sta rivelando un valido alleato per tutti gli Italiani che vogliono sperimentare lo stile di vita vegano e assaggiare piatti plant-based. Il 17% degli Italiani ha ordinato piatti vegani attraverso il food delivery.

L’osservatorio Just Eat conferma un’evidente crescita di ristoranti specializzati in cucina vegana, che registrano +31% nel 2021, dopo già un’importante crescita nel 2020 (+160%). Ma non solo ristoranti strettamente vegani: l’offerta di piatti puramente vegetali interessa diverse cucine, come dimostra la crescita del +17% nel 2021 e +70% nel 2020 di ristoranti che offrono alternative vegane nel loro menù.

I piatti vegani si sono rivelati molto popolari su Just Eat nel 2021, come svelato dalla quinta edizione della Mappa del cibo a domicilio in Italia, che ha registrato un trend in crescita della cucina vegana con un incremento del +67%. Nella categoria dei piatti piu’ ordinati, oltre a piatti come torta salata di verdure, pita falafel e babaganoush, spiccano anche i piatti piu’ amati nel food delivery, in versione vegana. Dalla categoria di piatti più ordinati, si evince che non solo ristoranti strettamente vegani ma anche quelli specializzati in altre cucine stanno rinnovando i loro menu per includere sempre più proposte vegane.  In particolare, crescono nel 2021 le versioni vegane di poke (9300kg, +138%), sushi (3200kg, +78%),  hamburger (31000 kg, +59%), pizza (22800kg, +43%), e insalate (3600kg, +20%).

 

I 10 piatti vegani più ordinati:

  1. Hamburger Vegano
  2. Pizza Vegana
  3. Marinara vegana
  4. Vegan poke
  5. Panino vegano
  6. Uramaki Vegan Roll
  7. Insalata vegana
  8. Sushi vegano
  9. Margherita vegana
  10. Cornetto dolce vegano

 

I piatti vegani a domicilio lungo la penisola

Tra le citta’ piu’ attive nel food delivery di cucina vegana, troviamo al primo posto Roma, seguita da Bologna e Milano. La cucina vegana era inoltre tra le cucine più in crescita nel 2021 a Firenze e Roma.

 

Ecco la top 10 delle citta’ più attive:

  1. Roma
  2. Bologna
  3. Milano
  4. Genova
  5. Torino
  6. Trieste
  7. Bari
  8. Firenze
  9. Verona
  10. Padova

 

Guardando invece ai mesi in cui si è ordinato più cibo vegano, vediamo in testa del 2021 Aprile, Marzo e Gennaio, probabilmente complice il lockdown e un’attenzione maggiore a una dieta  più leggera e salutare. Tra i giorni della settimana, il weekend è il periodo preferito per ordinare, e precisamente il sabato per  Roma, Bologna, Genova, Torino, Bari, Parma, Pisa, Napoli e Palermo, il venerdì per Milano, Trieste e Verona e la domenica per Firenze, Padova e Catania.  L’ordine più curioso arriva invece dalla capitale: conteneva sette diversi tipi di supplì vegani e quattro pizze in versione vegan.

 

[1]  Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat a dicembre 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 893  interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)

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